Milano: Il meglio dell´ Austria Volontari del Centro di documentazione ebraica, Diario della settimana

14.03.2000

Project Description

Diario della settimana (Milano) Nr. 8 – 14. 3. 2000

Il meglio dell’Austria

Volontari dei Centro di documentazione ebraica

Non c’è bisogno di attraversare il confine e di partecipare a una marcia anti-Haider per entrare in contatto diretto con la parte sana dell’Austria. Basta andare, per esempio, al Centro di documentazione ebraica di Milano, dove lavorano —e lo faranno per 14 mesi — due ragazzi austriaci, Michael e Hans Utrich, due volontari che hanno scelto di partecipare, durante il periodo del servizio civile, al “servizio della memoria”. Michael, 20 anni, studente di Psicologia a Vienna (ma, come Haider è carinziano) traduce un libro di un sopravvissuto olandese al campo di sterminio di Sobibor. Hans Ulrich, 21 anni, studente in Scienza delle comunicazioni, cataloga dei documenti video tedeschi. Michael racconta di essere arrivato a questa decisione per due motivi: “Uno egoistico: mi interessava e mi serviva un’esperienza all’estero. L’altro ideale: sentivo l’esigenza di venire in un posto in cui erano stati commessi dei crimini cui gli austriaci avevano preso parte”. Crimini di cui Hans Ulrich e Michael erano perfettamente a conoscenza: “Non sappiamo quale fosse la situazione in passato. Ora però, a scuola, di nazismo si parla: la storia di quel periodo fa parte del curriculum di ogni studente”. UN SERVIZIO CIVILE ALL ESTERO. Come loro, in questo momento altri ragazzi austriaci — una cinquantina — stanno prestando la propria opera all’estero, impegnati nel progetto di conservazione del ricordo degli orrori nazisti: per esempio in Lituania, in Polonia presso il Museo di Auschwitz e a Cracovia, a Parigi, a Praga, a Los Angeles presso il Simon Wiesenthal Center. Fanno parte di un’associazione che si chiama Gedenkdienst, fondata da Andreas Maislinger, politologo dell’Università di Innsbruck, in Tirolo. Michael e Hans Ulrich spiegano che il modello ricalca quello della tedesca Aktion Siihnezeichen. I fondi con cui gli studenti vengono pagati (un rimborso spese, non uno stipendio vero e proprio) vengono dal ministero dell’Interno: la possibilità di sostituire il servizio militare con un servizio civile all’estero è stata riconosciuta nel 1991. C’è chi si occupa di storia, chi va in Kenya a organizzare la distribuzione dell’acqua, chi si impegna in progetti di convivenza pacifica. Chi è interessato a conoscere le attività di Gedenkdienst può aprire la pagina webwww.auslandsdienst.at, che contiene anche informazioni in inglese.
Marina Morpurgo
Diario della settimana (Milano) Nr. 8 – 14. 3. 2000

Das Beste von Österreich

Volontäre am Centro di documentazione ebraica

Man muss nicht die Grenze überqueren und an einem Anti-Haider-Marsch teilnehmen, um in direkten Kontakt mit dem “gesunden” Teil Österreichs zu kommen. Es genügt, zum Beispiel, in das Mailänder Centro di Documentazione Ebraica zu gehen, wo zwei österreichische Jugendliche arbeiten, Michael und Hans-Ulrich, zwei Volontäre, die sich, anstatt des Zivildienstes, für diese Arbeit entschieden haben. Michael, 20 Jahre, Psychologiestudent in Wien, übersetzt ein Buch eines holländischen Überlebenden des Vernichtungslagers von Sobibor. Hans-Ulrich, 21 Jahre, Student der Kommunikationswissenschaften, katalogisiert deutschsprachige Videodokumentationen. Michael erklärt seine Entscheidung für diese Arbeit mit zwei Motiven: “Ein egoistisches: es interessierte mich und ich profitiere von der Auslandserfahrung. Das andere ein idealistisches: an einen Ort zu gehen, der sich mit den Verbrechen auseinandersetzt, die Österreicher begangen haben.” Verbrechen, von denen Hans-Ulrich und Michael ausreichend informiert waren: “Wir wissen nicht, wie es früher war. Heute aber wird der Nationalsozialismus in den Schulen durchaus behandelt: Die Geschichte dieser Zeit ist Bestandteil der Ausbildung eines jeden Schülers. EIN DIENST IM AUSLAND. Wie die beiden leisten andere österreichische Jugendliche – zur Zeit etwa fünfzig – einen Auslandsdienst, in dem sie sich mit dem Gedenken an den nazionalsozialistischen Horror auseinandersetzen: zum Beispiel in Polen, im Auschwitzmuseum und in Krakau, in Paris, in Prag, in Los Angeles im Simon Wiesenthal Center. Sie beteiligen sich an einem Projekt, das sich “Gedenkdienst” nennt und von Andreas Maislinger, einem Politologen der Innsbrucker Universität in Tirol gegründet wurde. Michael und Hans-Ulrich erklären, dass das Modell an jenes der deutschen “Aktion Sühnezeichen” angelehnt ist. Die Mittel, mit denen die Studenten bezahlt werden (eher eine Kostenrückerstattung als ein tatsächliches Gehalt) kommen vom Innenministerium: Die Möglichkeit einen Auslandsdienst an Stelle des Militärdienstes zu leisten besteht seit 1991. Man setzt sich dabei mit der Geschichte auseinander, arbeitet an Sozialprojekten wie zum Beispiel an Projekten zur Wasserversorgung in Kenya, oder beteiligt sich an Friedensprojekten. Wer sich eingehender für die Aktivitäten des Gedenkdienstes interessiert findet Informationen unter der Web-Seite www.auslandsdienst.at auch in englischer Sprache.

Project Details

  • Date 2. July 2016
  • Tags Pressearchiv 2000

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